Il vento che arriva dal nulla-spazio stretto

Testo | di Rita Siragusa

Il concetto che anima e muove le sculture di oggi, tiene conto in maniera duplice della storia, quella generale e quella della scultura. Mi sembra che il ferro, così antico e originario, abbia la capacità di raccontare la storia sia nella sua forma che nella sua presenza diretta. Cerco una identificazione storica, proprio come strato e come registrazione fisico-oggettiva con la storia della scultura; ne deriva una libertà espressiva reale.

Il ferro ha anche la storia, umana, fisica, artistica come storia delle forme e della scultura e degli uomini che la riguardano. In sintesi; la scultura perché sia una presenza di oggi che si confronti con le tante sculture storiche “specifiche”, o quelle che specifiche finiscono per essere. Una coscienza sempre più forte della scultura come energia attiva, affermazione della forma come dinamica tra segni plastici e totalità ambientale. Colore e forma si articolano dinamicamente soprattutto quando scelgo strutture diagonali, andamenti trasversali, sovrapposizioni e contrasti, ambivalenze e tensioni che sfuggono all’ordine logico: anche nella purezza di un ambiente bianco la luce non è mai ferma, deborda.